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MIH si chiama.

Molar Incisor Hypoplasia: ipoplasia dello smalto di incisivi e molari.

Colpisce sempre più frequentemente i molari e gli incisivi, sia decidui che permanenti, di un solo lato o entrambi i lati.

Praticamente voi siete lì a festeggiare che arrivino finalmente i dentini nuovi, festa, spumante, la foto, avvisa la nonna, scrivilo su facebook... e poi questi denti nascono già malati.

Macchiati. Sbucciati. Bucati. Gialli. Marroni. A macchie. A strisce. Leopardati. 

Si tratta di una patologia che si sta diffondendo ampiamente, e riconsoce tra le sue cause vari fattori: avvelenamento da bisfenolo A, perturbanti endocrini, glutine, lattosio, intolleranze alimentari.

Il 40% di questi bambini risulta celiaco.

Il 30% non risulta avere nessuna patologia diagnosticabile, ma solo il concetto di gluten sensitivity è proprio difficile da memorizzare.

L’altro 30% purtroppo appartiene a famiglie che non hanno alcuna intenzione di ascoltare il parere odontoiatrico, o che comunque ritengono di poter seguire l'alimentazione dei figli meglio del dentista.

Ormai i casi di MIH sono piuttosto numerosi, e anche complessi d gestire, dato che i denti colpiti da questa malformazione sono molto sensibili al freddo e al caldo, e ovviamente più suscettibili a sviluppare patologia cariosa.

Angela ad esempio ha 12 anni.

Il dente colpito nella sua bocca dalla MIH è un secondo molare, quindi è erotto in arcata (spuntato nella gengiva, piace dire a voi pazienti) circa 3 mesi fa. Oggi è già cariato, e anche tanto.

Così tanto che intravedo il nervo sotto la dentina marcia e dovrò comunicare alla madre che un dente appena nato è già in fin di vita. Fate le vostre considerazioni.

Per scrupolo, ma già so che così sarà, guardo anche altri denti. Due canini macchiati alla stessa maniera. Un premolare giallo come una banana matura. Gli incisivi inferiori decorati con la stessa nuance.

La MIH o qualsiasi condizione ipoplasica fa così: quando i dentini sono nell’osso, ancora allo stadio di germi dentari, assorbono dal sangue qualche sostanza che reputano nociva. In questo modo lo smalto non si sviluppa correttamente, ma nasce indebolito, rovinato, macchiato, e senza consistenza. E’ praticamente uno smalto falso, che non è in grado di resistere agli attacchi acidi dei batteri cariogeni, ed è sensibilissimo agli sbalzi termici.

Questi sono denti che prima o poi si carieranno. Quelli di Angela non hanno aspettato molto (perchè Madre Natura, non aspetta). 

Uno va devitalizzato, gli altri andranno curati alla svelta, perchè si sgretolano come statuine di calcare. Uno andrà ricoperto (incapsulato, direte voi). A 12 anni. Direi che anche senza essere nel mio campo, dovreste agevolmente avvertire il mio stesso senso di sconfitta.

La MIH e le patologie correlate all’alimentazione sono molto diffuse, solo che non vengono diagnosticate. Solitamente i genitori scambiano queste macchie per tartaro. Se tutto va bene. Altrimenti vengono proprio ignorate fino a quando il dente esplode. E secondo la legge di Murphy lo farà di sabato sera, la notte di Natale o a ferragosto.

Mattia invece ha sette anni, è visibilmente sovrappeso, e direi che è già passato al livello avanzato, obesità 2.0.

Non lo dico per deriderlo. Sono stata cicciona anche io. Lo dico perchè ha sette anni e non ne ha colpa. La madre lo porta in studio perchè ha visto un dentino rovinato, e non sembra rendersi conto del sovrappeso del figlio che porta con sè anche alcune conseguenze inevitabili.

So già che sarà una seduta difficile. Lo sono sempre le sedute con i figli di genitori inconsapevoli.

Il dentino rovinato è un rudere di dente da latte. Posso solo estrarlo. Se riesco a prenderlo. Intravedo solo la radice, sotto la gengiva. La corona è stata disintegrata. Scuoto la testa, visibilmente contrariata. Perdere un quinto (un molare da latte) a sette anni significa anticipare i tempi biologici di soli 4 anni. Dal punto di vista occlusale sarà un delirio. A questo punto si rende necessario un colloquio con i genitori per informarli che lo stile alimentare seguito dal ragazzino andrebbe probabilmente rivisitato e corretto, perchè da questa alimentazione o comunque da quella seguita durante la primissima infanzia, il sistema si è trovato ad assorbire sostanze nocive. 

Esiste una relazione inscindibile tra microbiota e bocca.

Il microbiota intestinale è il risultato di cosa mangiamo, dei farmaci che ingoiamo, delle complesse relazioni tra mente e psiche. Il microbiota intestinale e quello orale sono interconnessi tra loro in modo biunivoco. Non esiste una pancia felice con una bocca infelice e viceversa.

A questa età il corpo ha grande resilienza e tolleranza, ma non sarà sempre così. Di denti non ne abbiamo file infinite, come gli squali; a noi a un certo punto finiscono. 

Mi avete chiesto il rapporto con la celiachia. Eccolo qua. Enorme. Il glutine scombina l’asset immunitario a livello intestinale e frantuma anche la struttura amelogenica (dello smalto dentario, insomma).

Nessuna sostanza che venga introdotta nel corpo umano limita i suoi effetti a un solo organo. Questa è medicina funzionale. Tutto il resto è fantascienza.